La sfilata dei cappellini

Ogni anno gli alunni delle classi quarte realizzano, con l’aiuto della famiglia, un cappellino di PRIMAVERA, utilizzando materiali vari, spesso di recupero.

SFILATA DEI CAPPELLINI DI PRIMAVERA

Questa iniziativa, che dura da tempo, è proposta dall’insegnante Camilla Testa per richiamare un’antica tradizione britannica.

 Quest’anno il tema è quello dell’Accoglienza: “GUARDARE CON IL CUORE”.

Il giorno 19 aprile ogni bambino ha sfilato nell’atrio della scuola per mostrare a tutti la sua opera, spiegandola brevemente.

Il 25 aprile, invece, la classe ha sfilato con l’insegnate di INGLESE per le vie del paese, in occasione della festa di San Giorgio, Patrono di Zandobbio e dell’Inghilterra.

Il successo è stato grandioso!!!

 

Alcuni scolari vi spiegano come hanno preparato i loro cappellini.

MARTINA ASSOLARI

Alla base del mio cappello ci cono gli occhi che si fermano alle apparenze, occhi luccicanti, belli ma vuoti; invece gli occhi più nascosti, posti sul cuore, sono quelli meno appariscenti, ma, se osservati attentamente, racchiudono tante storie e sentimenti.    

VITTORIA DECLINATI

Ho  ricamato con il punto scritto diverse parole in inglese come  felicità, benessere, tranquillità, amore, carità…

Tutte queste parole le ho racchiuse in un cuore ricamato con il punto croce e sotto ho messo una chiave rossa  per indicare  che, quando  vengono utilizzate, possono aprire  il cuore delle persone.

Siccome è una festa di primavera ho  poi voluto utilizzare colori sgargianti come ilrosso del tulle e fiori di pysla attorno al cappello.

MATILDE FINAZZI

Il mio cappello è come uno scrigno dove si custodiscono le cose più preziose.

All’interno di questo scrigno, tuttavia, non ci sono né tesori né ricchezze materiali, ma c’è uno dei valori per me più importanti: l’amicizia.

Io condivido questo tesoro ogni giorno con i miei compagni, indipendentemente dalla loro età e dalla loro nazionalità.

Ogni cuore rappresenta una persona a me cara ed ogni cuore ha degli occhi: sono gli occhi dell’anima con i quali si può guardare a fondo nel cuore degli altri.

ALESSIA MARTINELLI

Per spiegare  il mio cappello ho pensato a una frase facile  che si capisca facilmente:

“L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI”

Guardando  un semino noi pensiamo  che sia un semplice seme, ma  se gli diamo l’acqua cresce,  diventa un fiore e noi ci stupiamo. Per questo ho messo sul cappellino una rosa, nascosta sotto ciuffi di erba.

Abbiamo imparato una lezione:  non fermiamoci mai alla apparenze,  dobbiamo credere fino in fondo a quello che facciamo e vedremo che non ci deluderà mai, crescendo  diventerà una bella cosa.

MICHELE PLEBANI

Il mio cappello rappresenta il pianeta che ospitava il Piccolo Principe, con la sua amica volpe e la sua rosa.

Ho scelto come tema la frase “NON SI VEDE CHE COL CUORE, L’ESSENZIALE  È INVISIBILE AGLI OCCHI” perché il piccolo principe si era innamorato della sua rosa, si era preso cura di lei, perché per lui era unica e speciale nonostante fosse uguale a tutte le altre  rose presenti sulla Terra.

EDOARDO SIGNORELLI

Per collegarmi al tema del progetto sono partito dalla frase ”NON FERMARTI ALLE APPARENZE”, ed ho decorato il cappello con questa scritta e con degli occhi che guardano il mondo con le parole  AMORE,  RISPETTO,  UGUAGLIANZA…

Ho  colorato di blu la tesa del cappello per ricordare il mare ed ho incollato i continenti del mondo per trasmettere il messaggio che le differenze tra popoli devono essere accettate come meraviglie che  uniscono e non dividono.

Questo vuol dire proprio guardare gli altri con gli occhi del cuore.

ALICE TESTA

Ho pensato di realizzare il mio cappello utilizzando dei cuori con scritto le seguenti frasi che esprimono emozioni che si provano appunto con il cuore, attraverso situazioni di vita insieme agli altri.

Amore: l’amore è l’anello di una catena che inizia da uno sguardo e sfocia nell’eterno.

Amicizia: non camminare dietro a me, potrei non condurti.

Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.

Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico.

Famiglia: ”Ohana” significa famiglia e perciò vuol dire che nessuno viene

abbandonato o dimenticato.

Perdono: il perdono libera l’anima, rimuove la paura. È per questo che il perdono è un’arma potente.

Sincerità: ci sono due errori che si possono fare lungo la strada per la verità: non andare fino in fondo e non partire.

Condivisione: condividere ti rende più grande di quello che sei. Più dai agli altri, più vita sei in grado di ricevere.

KETTI ZAMBELLI

Il  mio cappello  rappresenta  gli occhi e il cuore.

Davanti c’è un occhio dove la pupilla non è tonda ma a forma di cuore e questo ci fa capire  che non bisogna fermarsi a ciò che vediamo coi soli occhi ma bensì arrivare a guardare con il cuore.

 Dietro c’è un grande cuore a cui ho messo gli occhi proprio per accentuare ancora di più che tutti i nostri cuori hanno gli occhi  e tutti noi dovremmo imparare a guardare con amore .

Il mondo con più amore sarebbe migliore!

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Un giornale realizzato dagli alunni dell'Istituto Comprensivo di Trescore Balneario.

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